DESCRIZIONE
Il complesso monumentale di San Carlo alle Quattro Fontane, posto all'incrocio tra via Quattro Fontane (antica strada Felice) e via del Quirinale (antica via Pia), è unanimemente riconosciuto come il capolavoro del Borromini ed il gioiello del barocco romano. L'angusta dimensione del sito e la sua irregolarità rendeva particolarmente delicato l'accordo tra la sua volontà di sperimentare la portata rivoluzionaria della sua concezione architettonica e l'intenzione di non tradire le aspettative della committenza in merito ad una perfetta funzionalità della committenza dal punto di vista distributivo.
Il primo ad essere costruito fu il convento (1634 - 35): lo stretto corpo di fabbrica servito da una scala a chiocciola e affacciato su un ampio giardino interno, comprendeva un primo livello occupato da ambienti collettivi (refettorio, cucina e locali igienici), due piani superiori destinati alle celle monastiche e un ultimo piano adibito a biblioteca con annesse logge laterali.
Nel 1635 - 36 furono costruiti il Chiostro e l'ala conventuale prospiciente via del Quirinale che al piano terreno accoglieva l'ampio vestibolo ed ai piani superiori, accessibili tramite una scala a chiocciola, la Sala Capitolare, l'ambiente del guardaroba ed una soffitta.
Negli anni tra il 1638 ed il 1641 si affrontò il complesso cantiere di costruzione e finitura di Cripta, Chiesa, cappelle del Nazareno e Barberini. Furono anche completati gli ambienti adiacenti destinati alle funzioni liturgiche (sagrestia al piano terreno e ambiente del coro soprastante).
“La
scenografica facciata, ultima realizzazione dell’architetto, presenta un
andamento continuo, convesso al centro e concavo ai lati, che si propaga nei
due ordini, ricchi di ornamenti e tripartiti da colonne; in ogni comparto un
ordine minore divide lo spazio in due piani. Sopra il portale, nicchia con
statua di san Carlo Borromeo di Antonio Raggi. Originali sono il coronamento a
balaustra, dove due angeli in volo sorreggono un medaglione ovale con affresco
e la cupola ellittica con lanterna a nicchie concave. Sul lato sinistro è il
campanile, con cella campanaria ad andamento concavo convesso e copertura a
cuspide.
L’interno
della Chiesa, di piccole dimensioni, è una delle prime realizzazioni del
Borromini: bianco e privo di dorature, ha impianto ovale , con nicchie
raccordate da colonne corinzie alveolate che seguono la parete e sorreggono una
trabeazione continua. La cupola ovale presenta lacunari in stucco cruciformi,
esagonali e ottagonali. Sull’altare maggiore campeggia la Trinità, di Pierre Mignard. Nella cappella sinistra Riposo nella
fuga in Egitto di Giovanni Francesco Romanelli; nella sagrestia, San Carlo Borromeo in adorazione della
Trinità di Orazio Borgianni.
Sulla
sinistra dell’ingresso si accede alla Cripta,
di pianta uguale, ma più compressa, con volta su pilastri.
Accanto
alla Chiesa si trova il Chiostro, capolavoro
di armonia e proporzione, su due ordini con pianta ottagonale ad angoli
convessi; colonne binate sorreggono al
piano inferiore archi e, in quello superiore, la loggia caratterizzata da
balaustri, alternativamente dritti e rovesci.”
Da
Guida Rossa TCI di Roma
IMMAGINI
ESTERNO
INTERNO DELLA CHIESA
Carlo Borromeo di Orazio Borgianni
IL CHIOSTRO
CRIPTA
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